A che serve lo Yoga?

In questo articolo rispondo alle domande che molti mi fanno: a che serve lo Yoga? A che servono le Asana (Posizioni)? Spesso si pensa che le Yogasana siano una forma di esercizio fisico, ma è un errore, perché sono tecniche che pongono il corpo in determinate posizioni che stimolano la consapevolezza, il rilassamento, la concentrazione e la meditazione.

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Yogasana e Esercizi fisici

Le Asana dello Yoga, come hai letto nell’introduzione, non sono semplici esercizi fisici. Parte del processo che come si è detto, stimola consapevolezza, rilassamento, concentrazione e meditazione, è lo sviluppo di una buona salute fisica, allungando, massaggiando e stimolando i canali pranici e gli organi interni. Benché le Asana non siano esercizi fisici ne sono complementari. Prima di poter comprendere la differenza tra queste due pratiche è necessario approfondire un po’ l’argomento.

Differenza tra Asana dello Yoga e Esercizio ginnico

L’esercizio impone al corpo uno stress benefico senza il quale i muscoli deperiscono, le ossa si indeboliscono, la capacità di assorbire ossigeno diminuisce, può manifestarsi mancanza di sensibilità all’insulina e si perde la capacità di rispondere alle richieste fisiche di un’attività improvvisa. Ci sono parecchie differenze nel modo in cui le Asana e gli esercizi ginnici influenzano i meccanismi del corpo.

Quando si praticano le Yogasana, la respirazione e il ritmo metabolico rallentano e il consumo di ossigeno e la temperatura del corpo diminuiscono. Durante gli esercizi ginnici, invece, il respiro e il metabolismo accelerano, il consumo di ossigeno sale e la temperatura corporea aumenta.

Le posture di yoga tendono ad arrestare il catabolismo, mentre gli esercizi lo stimolano. Inoltre, le Asana sono designate per avere effetti specifici sulle ghiandole e sugli organi interni e per modificare l’attività elettrochimica nel sistema nervoso.

Yogasana e connessione corpo-mente

La mente e il corpo non sono entità separate, benché ci sia la tendenza a pensare e agire come se lo fossero. La forma grossolana della mente è il corpo e la forma sottile del corpo è la mente. La pratica delle Asana integra e armonizza entrambi. Sia nel corpo che nella mente si annidano tensioni e rigidità. Ogni rigidità mentale ha una corrispondente rigidità fisica o muscolare e viceversa. Lo scopo delle Asana è sciogliere queste rigidità.

Le Asana sciolgono le tensioni mentali affrontandole a livello fisico e agendo lungo l’asse somato-psichico, arrivano alla mente tramite il corpo.

Per esempio, le tensioni emozionali e l’emotività represse, possono irrigidire e bloccare il funzionamento armonioso dei polmoni, del diaframma e del sistema respiratorio, contribuendo ad originare una malattia molto debilitante come l’asma. Le rigidità muscolari possono verificarsi in qualsiasi parte del corpo: tensioni al collo come artrosi cervicale, tensioni del viso come nevralgie, ecc.

Una serie appropriata di Asana, insieme a Pranayama, Shatkarma, Meditazione e Yoga nidra, è realmente efficace nell’eliminare queste rigidità, affrontandole sia a livello fisico che mentale.

Liberazione dell’energia

Il risultato, attraverso la pratica yogica è la liberazione dell’energia dormiente; il corpo si carica di vitalità e forza, la mente diviene agile, creativa, gioiosa ed equilibrata.

La pratica regolare delle Asana mantiene il corpo fisico in condizioni ottimali e stimola la salute anche in un corpo malato.

Asana e prana

Il Prana o energia vitale, che corrisposne a Ki o Chi della medicina cinese, pervade tutto il corpo seguendo dei flussi chiamati Nadi, responsabili del mantenimento di tutta l’attività cellulare.

La rigidità del corpo è dovuta ad un blocco del prana e ad un conseguente accumulo di tossine. Quando il Prana inizia a scorrere, le tossine vengono eliminate dal sistema assicurando salute a tutto il corpo.

Asana e Kundalini

Lo scopo ultimo dello Yoga è il risveglio della Kundalini Shakti, l’energia evolutiva nell’uomo. Praticare le Asana stimola i Chakra, distribuendo l’energia generata della Kundalini in tutto il corpo. L’obiettivo principale dell’Hata Yoga è creare equilibrio tra le attività e i processi interattivi della forza pranica e mentale. Quando questo è ottenuto, gli impulsi generati danno avvio al risveglio di Sushumna nadi, il passaggio centrale nella colonna vertebrale, attraverso cui Kundalini shakti risale a Sahasrara chakra, illuminando così i centri superiori della coscienza umana.

L’Hata yoga, dunque, non solo rinforza il corpo e migliora la salute, ma anche attiva e risveglia i centri superiori responsabili dell’evoluzione della coscienza umana. Attraverso la pratica delle Asana il potenziale dell’energia assopita viene liberato e se ne può fare esperienza nella forma di una crescente fiducia in ogni campo della vita.

Leggi anche: Yoga Introduzione – Pranayama la scienza del respiro introduzione 

Bibliografia

 

 

 

 

 

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