Acufene come può aiutarti lo yoga

In medicina è chiamato anche “ronzio auricolare”, un disturbo di cui soffrono sempre più persone, in modo maggiore chi ha difetti uditivi, circa il 50%, e 1 persona su 10 che non ha mai avuto problemi di udito. Chi soffre di acufene, dice di sentire un rumore o un suono persistente, di diversa intensità, durante la giornata. Per alcuni è sopportabile e vissuto come un semplice fastidio, per altri invece, diventa invalidante.

Tecniche per diminuire o eliminare il disturbo da Acufene

Non esistono cure specifiche per guarire definitivamente dall’acufene, tranne che tecniche di rilassamento, psicoterapia, utilizzo di musica con suoni naturali; ultimamente anche fisioterapia e, in caso di difetti strutturali dell’orecchio, protesi acustiche. In alcuni casi sono prescritti psicofarmaci.  Generalmente la cura consiste nel dare al paziente delle tecniche per allontanare l’attenzione dal rumore auricolare e concentrarsi su altro.

  • In questo articolo ti illustro delle tecniche di respirazione (Pranayama), un Mudra (posizione delle mani) e una visualizzazione per aiutarti a diminuire o a eliminare il disturbo.

Le cause dell’acufene

Diverse possono essere le cause dell’acufene, può derivare da un danno alle cellule ciliate cocleari, del nervo acustico o delle vie nervose centrali. Altre volte non esistono segni di lesioni nel sistema uditivo, in questo caso l’acufene può essere generato da un disturbo muscolo scheletrico o emotivo. Anche l’abuso di farmaci, problemi alle vertebre cervicali, la pressione alta o disturbi vascolari si sono ritrovati in chi soffre di acufene. A volte il disturbo regredisce o è sopportabile, perché il “rumore” si sente solo in alcuni momenti della giornata, per esempio quando si va a letto o c’è silenzio. Altre volte invece, il disturbo diventa cronico e chi ne soffre non riesce più a vivere normalmente le sue attività, ha problemi di concentrazione, di insonnia ed emotivi.

Meditazione con visualizzazione e Pranayama per eliminare l’acufene

Molti studi ed esperienze dirette, di medici e pazienti, hanno evidenziato per l’acufene, ma anche per altre patologie, che la meditazione, la visualizzazione e le tecniche di respirazione yogiche aiutano a ridurre o ad eliminare il disturbo. Questo perché, queste tecniche non danno effetti solo sulla mente e le emozioni, ma anche sul corpo, agendo sul sistema neurologico.

Esercizi di Pranayama

Respirazione addominale

La respirazione addominale è il modo più naturale ed efficace di respirare. A causa di tensioni, posture scorrette, abiti stretti e mancanza d’allenamento, tuttavia, viene spesso dimenticata. Una volta che questa tecnica diviene nuovamente parte della vita quotidiana, ci sarà un notevole miglioramento della condizione di benessere fisico e mentale. Puoi usare questa respirazione durante la giornata o farla nell’immediato quando senti l’acufene in maniera più accentuata.

 

 

 

 

 

 

  • Sdraiati e rilassa tutto il corpo
  • Osserva il respiro senza controllarlo
  • Appoggia la mano destra sull’addome, sopra l’ombelico e la mano sinistra sul torace al centro (o viceversa)
  • La mano destra si solleverà inspirando e si abbasserà espirando. La mano sinistra non dovrebbe muoversi, non forzare il movimento e non mettere tensione all’addome
  • Inspira mentre espandi l’addome il più possibile, senza espandere la gabbia toracica. Al termine dell’inspirazione il diaframma comprimerà l’addome e l’ombelico raggiungerà il suo punto più alto
  • Con l’espirazione il diaframma si muove verso l’alto e l’addome verso il basso. Al termine dell’espirazione l’addome sarà contratto e l’ombelico compresso verso la colonna vertebrale
  • Continua per alcuni minuti (puoi farla anche alternando Antar e Bahir Kunbaka, cioè ritenzione del respiro a pieno e a vuoto).

Senti l’audio gratuito per fare la respirazione addominale di Vita in Essere: https://www.youtube.com/watch?v=hPwjBzFC_R4&t=20s

Ujjai Pranayama (respiro psichico)

La parola sanscrita ‘ Ujjayi’ significa ‘ vittorioso’, deriva dalla radice ‘ Ji’ che significa ‘ conquistare’ e il prefisso ‘Ud’ che significa ‘schiavitù’. Ujjayi è perciò il pranayama che libera dalla schiavitù.

  • Siedi in una posizione comoda, chiudi gli occhi e rilassa tutto il corpo. Porta consapevolezza al respiro nelle narici e lascia che la respirazione divenga calma e ritmica
  • Dopo un po’ di tempo, trasferisci la consapevolezza alla gola, cerca di sentire o immaginare che il respiro entra ed esce attraverso la gola e non attraverso le narici, come se la respirazione avvenisse tramite un piccolo foro nella gola
  • Quando la respirazione diventa più lenta e profonda, contrai gentilmente la glottide, in questo modo produrrai nella gola un lieve russare, come il respiro di un bambino che dorme. Se questo viene praticato correttamente, ci sarà la simultanea contrazione dell’addome. Questo accade automaticamente, senza fare sforzi
  • Sia l’inspirazione che l’espirazione dovrebbero essere lunghe, profonde e controllate. Il suono non dovrebbe essere molto alto, percepibile solo da chi pratica, ma non da altre persone, se non sedute molto vicine
  • Pratica la respirazione da 10 a 20 minuti. Questa pratica, oltre a calmare la mente e il sistema nervoso, aiuta anche ad alleviare l’insonnia
  • Pratica per 10/20 minuti o più.

Mudra e visualizzazione per l’acufene

Se non conosci i Mudra leggi: Mudra Introduzione

Shunya Mudra (Mudra dei cieli)

  • Siedi in una posizione comoda o meditativa, chiudi gli occhi e rilassati
  • Per entrambe le mani, piega il dito medio fino a toccare la base del pollice
  • Premi leggermente il pollice sopra il medio, le altre dita sono tese.

Visualizzazione

  • Mentre fai la meditazione, metti in sottofondo una musica rilassante, meglio se con dei suoni della natura, mare, fiumi cascate ecc.
  • Lascia scorrere le immagini che arrivano
  • Concentrati sulla musica
  • Immagina di vedere un luogo della natura che ti piace
  • Osserva ciò che vedi
  • Soprattutto ascolta (potresti avere la risposta interiore al tuo problema).

Se sei in un periodo in cui l‘acufene ti ha stancato e ti senti stressato, o in alcuni momenti non ti dà pace, prova ad usare il Rescue Remedy (fiori di Bach) ti aiuterà, senza effetti collaterali, a stare più calmo. Prendi 10 gocce anche ogni mezz’ora o 3 volte al giorno, chiedi consiglio al tuo naturopata o erborista di fiducia.

Leggi anche: Insonnia e acufene cura con rumori bianchi

Per più informazioni  e acquisto  dei fiori di Bach Rescue Remedy clicca qui

Ti consiglio anche la lettura del libro di B. Spizer e M. Jala “Acufeni e se no fossero una malattia”! In questo libro gli autori trattano da un’altro punto di vista, molto interessante, il disturbo.

Per informazioni e acquisto del  libro di B. Spizer e M. Jala “Acufeni.. se non fossero una malattia“! clicca qui

 

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *