Impostazione dell’arto superiore Arrondi – Tecnica della danza
Nella danza classica grande importanza ha l’impostazione dell’arto superiore. L’arrondi è l’assetto di base dell’arto superiore. Arrondies sono le posizioni fondamentali: la posizione di preparazione, la prima, la seconda e la terza posizione. Andiamo a conoscere l’impostazione dell’arto superiore nella danza.
Impostazione arto superiore
La mano
La mano deve avere una posizione elegante e stilizzata, ma nello stesso tempo il più naturale possibile (fig. 1)
Fig. 1
Le dita, leggermente ammorbidite nelle articolazioni tra la prima e la seconda falange, devono essere accostate e non attaccate. Perché la mano abbia un “volume” e una linea propria, queste non devono essere parallele e curvate nella stessa misura, ma devono essere disposte in modo tale che il medio sia leggermente più interno, l’indice e l’anulare siano quasi paralleli e il pollice, lievemente flesso, sia vicino alla palma e di fronte allo spazio tra l’indice e il medio.
Da questa posizione la mano potrà partecipare autonomamente ai movimenti del braccio, flettendo maggiormente le dita nelle posizioni o nei passaggi più “rotondi” e allungandole in quelli allongés (fig. 2)
Fig. 2
Posizione di base dell’arto superiore l’Arrondi
L’arrondi, come accennato nell’introduzione, è l’assetto di base dell’arto superiore nella danza classica. Nelle posizioni di arrondies la forma leggermente arrotondata dell’arto è data da una flessione lieve del gomito e minima del polso e, inoltre, dall’allineamento tra i tre segmenti che formano l’arto superiore: il braccio, l’avambraccio e la mano.
L’allineamento tra l’avambraccio e la mano si ottiene neutralizzando la tendenza di quest’ultima a “pendere”, cioè a cedere con una lateralità (adduzione) alla gravità (fig. 3).
Fig. 3
L’allineamento tra l’avambraccio e il braccio scaturisce dalla contrapposizione tra la rotazione interna del braccio e la supinazione dell’avambraccio. Se la supinazione dell’avambraccio non è eseguita al massimo, si ha solo una direzione sbagliata (verso il basso) della mano rispetto all’arto superiore (fig.4);
Fig. 4
se la rotazione interna del braccio è eseguita in modo scorretto, si deforma tutta la linea della posizione: se si eccede, si alzano le spalle e l’ovale della posizione ha un orientamento falsato (fig.5); se si ruota insufficientemente, si disallineano braccio e avambraccio e l’arto superiore ha un andamento a zig zag (fig. 6).
Fig. 5
In generale, nelle posizioni arrondies, la rotazione interna del braccio si regola con l’orientamento della punta del gomito.
Nelle posizioni chiuse (posizione di preparazione, prima e terza posizione), la punta del gomito è rivolta di lato, mentre la palma della mano guarda rispettivamente verso l’alto, verso le costole e verso il basso; nella seconda posizione, la punta del gomito è rivolta indietro mentre la palma della mano è diretta in avanti.
Fig. 6
La posizione allungata dell’arto superiore che si incontra nelle posizioni allongées, nelle arabesques e nei passaggi allongés (fig. 2), si ottiene “sciogliendo” le articolazioni del gomito, del polso e delle dita dalla posizione arrondie di base, portandole in una posizione allungata naturalmente, ruotando contemporaneamente e con moderazione in fuori (rotazione esterna) il braccio, in dentro (pronazione) l’avambraccio. Il risultato sarà che la palma della mano sarà orientata verso il basso, mentre la punta del gomito sarà “rilassata” e scenderà naturalmente.
In tutte le posizioni delle braccia, la qualità e il rigore della linea e di conseguenza, la loro plasticità ed espressività, non sono determinate solo dalla precisione del loro assetto, ma anche dalla partecipazione calibrata e funzionale delle scapole che fungono da raccordo e da stabilizzatore tra il torace e le braccia.
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Bibliografia