Cos’è la femminilità?

Ieri un uomo mi ha detto “non sei femminile”, cercando di farmi un insulto, credo! Allora stamattina mi sono svegliata chiedendomi: cos’é la femminilità? Quando ero bambina pensavo che la differenza tra femmine e maschi fosse l’utilizzo di modi diversi di vestire, di giocare e forse dei bagni, dove c’era e c’è a chiare lettere: “donne” e “uomini” o “maschi” e “femmine”! Crescendo però, ho cominciato a fare ricerche sull’Essere e vedi un po’ che “Uomini”, intesi come umanità lo siamo tutti, e che L’Uomo “completo” in Sé è colui o colei che ha raggiunto l’Unità dentro sé stesso. Dunque, chi è l’Uomo? Quale la differenza tra maschile e femminile umano? Certo, la risposta è semplice se si rispondesse alla domanda sulla base dell’organismo, per cui la differenza è negli organi genitali: ci sono quelli maschili, che definiscono il maschio e quelli femminili, che determinano la femmina. Ma questo lo sanno anche gli animali!|

Allora di quale femminilità parlava il mio “amico” maschio?

Qui dobbiamo andare a conoscere la cultura di appartenenza di chi parla, per cui il maschile e il femminile sono diversi, la religione, il grado di istruzione e l’educazione ricevuta dalla famiglia d’origine. Ora, poiché non voglio scrivere un trattato, non andrò ad analizzare ogni settore di questa lista, ma vediamo i più generali.

Femminilità nella cultura occidentale

  • Le qualità del femminile appaiono sovrapposte ad una sorta di “ideale materno”: l’amore incondizionato, l’abnegazione, la fusionalità, la generosità, la tenerezza, la compassione…. Grazia, charme, eleganza, raffinatezza, eterna giovinezza (legata alla paura dell’invecchiamento), sofisticatezza, l’archetipo della madre di famiglia, della donna seduttrice, etc, sono alcuni dei temi portanti del marketing che si rivolge alla donna libera, in quanto consumatrice, di rivelare la sua femminilità. La pubblicità gioca anche sui tabù legati alle mode (peso e gola, libertà sessuale, ecc…), il che può essere visto meno come una liberazione della femminilità quanto come l’accettazione delle immagini ricevute, anche attraverso la loro inversione. (da Wikipedia)
  • “La donna è il sintomo dell’uomo” dice Lacan. Cioè che la femminilità è un prodotto storico che si è sviluppato per corrispondere ai bisogni e ai desideri maschili. Le qualità cosiddette femminili sono valori e comportamenti sviluppati nelle donne e dalle donne, nel corso di migliaia di anni in risposta alle aspettative dell’uomo. Cioè la donna è vista nel sistema patriarcale come un’assistente e servitrice dell’uomo. Il sesso maschile è forte e attivo, quindi dominante e  il sesso femminile è debole, dolce e passivo quindi sottomesso, e la teoria psicanalitica cerca nello sviluppo psichico dell’individuo il perché è così.
  • Freud quando analizza la costituzione della differenza sessuale, non crede che sia una costruzione storico-sociale, ma che dipenda dalla forma che assume l’inconscio nei due sessi. Dal punto di vista dello sviluppo psichico di un giovane maschio, l’esistenza di esseri umani privi di pene costituirebbe un’insormontabile causa di angoscia perché suggerirebbe la possibilità della castrazione,
  • La teoria psicanalitica della differenza sessuale è stata ed è tuttora una teoria maschilista e patriarcale che mantiene l’idea che la donna sia subordinata all’uomo. Freud ipotizzò che la bambina dovesse provare spontaneamente per la propria femminilità lo stesso orrore che coglieva il bambino, cioè anche la bambina doveva passare attraverso la castrazione: scoprendosi priva del pene, il suo primo impulso doveva essere di orrore nel vedersi l’orano mancante e poi in seconda battuta di invidia per l’organo posseduto dal maschietto.
  • Sulla base di questa interpretazione, Freud ha diagnosticato non tanto una superiorità maschile, quanto un’inferiorità congenita femminile causata dalla percezione della mancanza del pene.
  • L’Anima per Jung, è l’archetipo del femminile, la componente inconscia della personalità dell’uomo, in essa prendono forma tutte le tendenze psicologiche della femminilità: gli umori, gli atteggiamenti vaghi ed imprecisi, i presentimenti, la ricettività dell’irrazionale, l’amore di sé, il sentimento per la natura e l’atteggiamento nei confronti dell’inconscio.  L’Anima si manifesta nei sogni con immagini di donne che possono variare dalla prostituta e seduttrice alla guida spirituale. Il rifiuto del confronto con l’Anima conduce, di solito, alla misoginia, come è avvenuto nel mondo occidentale.
  • La misoginia del mondo occidentale continuerà, come sostiene Hillman, fino a quando Apollo, dio dell’equilibrio, della mente razionale, non verrà affiancato da Dioniso dio del femminile e della forza e della virilità maschile. Un’integrazione di Anima nel nostro essere, richiede proprio l’uomo androgino, come Dioniso. In lui non c’è misoginia, maschile e femminile convivono.

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Femminilità nel cristianesimo

  • Il posto delle donne nella storia del cristianesimo è sempre stato subordinato a quello degli uomini, le donne sono certamente fondamentali nella visione cristiana, ma il loro posto è sempre accanto, e in posti inferiori agli uomini, come Maria ai piedi della Croce. Anche se attualmente nella Chiesa ci sono dei cambiamenti, il Papa  Francesco non sembra dire cose nuove: Nel discorso tenuto il 25 gennaio 2014 hai partecipanti al Congresso Nazionale promosso dal Centro Italiano Femminile, papa Francesco ha riconosciuto «l’indispensabile contribuito che le donne recano alla società, in particolare con la loro sensibilità e la loro intuizione dell’altro, il debole e il non protetto»…«i loro doni di delicatezza, speciale sensibilità e tenerezza» e si esplica la loro indispensabile funzione nel trasmettere «solidi principi morali e perfino la fede alle future generazioni».

Conclusione 

Dunque cos’è questa femminilità? Posso essere il “femminile” che sono senza far parte di questi stereotipi? Io mi sento femminile, perché lo sono, in effetti sono nata femmina! Ogni donna, a parte la cultura, la società, la famiglia di cui fa parte, vuole esprimere sé stessa, oltre ciò che ci si aspetta da lei. Se devo essere “femminile” con gli stereotipi del maschilismo che abbiamo letto qui su, sono fiera di non essere “femminile”.

Ti consiglio di leggere questi libri sul potere del femminile:

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