La nascita della Danza Terapia – Storia della danza
Agli inizi degli anni Cinquanta, il forte interesse all’ auto-espressione portò ad una nuova branca della danza moderna; nasceva dall’ idea di utilizzare la danza, il movimento ritmico, nella terapia per i disabili mentali. Ci si rese consapevoli che, attraverso i movimenti del corpo, si potevano aprire le porte dell’anima, e ciò portò alla possibilità di un uso terapeutico della danza.
L’Uso Terapeutico della danza
L’uso terapeutico della danza iniziò quando, Marian Chace fece degli esperimenti con persone con disturbi mentali negli ospedali:
“ è un’esperienza per conoscersi, focalizzando ciò che del movimento parla di noi. Per riportare l’attenzione allo stato generale dell’individuo, alla relazione con sé stesso e con l’ambiente che lo circonda, la danza terapia pone l’accento sul riconoscersi nelle emozioni che si vivono, attraverso il silenzio, dell’ascoltarsi muovere e che possono prendere forma nella danza: espressione e comunicazione di un movimento armonico con sé stessi”. Da M. Fux, Danza terapia, Arsdiapason
In questa prospettiva, si può leggere il concetto di “terapia” come la possibilità di un cambiamento del proprio modo di concepire sé stessi, scoprendo realtà interiori che permettono di andare verso altre direzioni. Dagli anni Cinquanta in poi, l’aiuto terapeutico attraverso la danza, ottenne sempre più riconoscimenti, anche dalla medicina. La consapevolezza del legame prezioso tra il corpo e la mente, che il movimento può creare, si allargava maggiormente, anche perché, in questi anni, le persone sentivano fortemente il bisogno di comunicare e dei mezzi per farlo; le parole, d’improvviso perdevano il loro significato, si scopriva un altro linguaggio per esprimersi, il “linguaggio del movimento”.
Il Teatro dell’Assurdo e l’Happening
Questo era il periodo del teatro dell’assurdo, Samuel Beckett (n. 1906) e il suo capolavoro Aspettando Godot, la storia dell’esilio dell’uomo nell’esistenza, degli ultimi individui che gridano nel mondo elettronico delle masse. John Cage ( n. 1912), padre di un nuovo movimento teatrale, l’happening, propose nelle sue rappresentazioni, il “ bombardamento dei sensi”, il pubblico seduto al centro, veniva bombardato da ogni lato da eventi:
“davanti un attore si alzava all’improvviso fra il pubblico a declamare, altri declamavano dalle scale a pioli collocate ai lati, mentre sul soffitto e sulle pareti si proiettavano films e Merce Cunningham girava intormo allo spazio scenico danzando” da Storia della danza
Nella musica, la tendenza dell’espressionismo astratto creò la varietà della musica elettronica, affermatasi negli anni Cinquanta, con la creazione di strumenti altamente sofisticati e di laboratori di musica. Ora il compositore poteva produrre suoni di qualsiasi frequenza, durata, timbro e intensità, attraverso la programmazione e, insieme ai suoni, si sperimentavano le proiezioni di movimenti e di colori.
La Danza Moderna negli anni Cinquanta
Negli anni Cinquanta, la danza moderna (Leggi l’articolo. La nascita della danza moderna) si era ormai perfezionata stilisticamente e teoricamente, evidenziandosi come genere riconoscibile. Utilizzava movimenti stilizzati per comunicare sensazioni e messaggi sociali:
“gravità, dissonanza e un’accentuata orizzontalità del corpo, furono strumenti per descrivere gli stridenti contrasti della vita moderna, come se i coreografi tenessero un occhio rivolto al futuro e l’altro alle danze rituali della cultura non occidentale” da Tersicore in scarpe da tennis, la post-modern dance
La Danza Terapia oggi
Dagli anni Cinquanta, stagione di fioritura straordinaria delle terapie, attraverso il movimento del corpo e la danza, con i laboratori di Marian Chace, Trudi Schoop, Rose Gaetner, oggi la danza terapia è una disciplina con un grande patrimonio metodologico e teorico, ci sono stati vari sviluppi, con metodologie diverse; queste le più usate: l’approccio analitico di ispirazione junghiana, il metodo di Maria Fux e quello francese dell’ Expression Primitive.
Cos’è la Danza Terapia, risponde Maria Fux
“onestamente non so se posso rispondervi con una definizione da dizionario, ma sì, posso affermare che, attraverso il movimento si producono cambiamenti che non sono solo fisici, ma che coinvolgono attivamente il nostro corpo interiore; molte volte isolato, ignorato, segnato da paure e problemi sia sensoriali che psichici. Attraverso gli stimoli che offro, si muovono e cambiano i “no” del corpo, trasformandosi in successivi “sì”, in : “ciò che sto facendo mi appartiene”. Stimolo semplicemente le aree addormentate che non si raggiungono solo attraverso forme uditive, ma con la partecipazione attiva di tutto il corpo, il vero protagonista. Ovviamente questo cambiamento non avviene in un giorno, né in un mese. Si può cambiare in un istante, ma questo istante può arrivare dopo molti anni. Io aspetto questo cambiamento con pazienza e, quando anche di fronte a 50 persone, percepisco un mutamento in quell’ essere, in quell’ unica persona che durante tanti anni ha detto soltanto “no, non posso”. In questo istante misterioso, comincia a sorridere perché sente, senza parole, che “si può”, e questo fa di me un ponte, non un modello”. Da : http://www.danzaterapiamariafux.it/sito/il-suo-metodo-di-danza/
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