Le origini della Coreografia – Storia della danza
In origine la danza è un’insieme di riflessi motori che rispondono ad emozioni, ad attività interiori. Successivamente, la danza supera questi elementi istintivi e acquista un carattere più organizzato nella coreografia. In questo articolo, le principali forme coreografiche primordiali della danza.
Danza a solo
Esempi molto semplici di danza a solo sono quelli del primitivo (leggi l’articolo: La danza per l’uomo primitivo), che, per esempio, all’entrata del villaggio, all’arrivo di un visitatore, saltella e agita il pugno in segno di pace. Oppure la danza di guerra che esegue da solo in riva al fiume, terrorizzato per la visione del nemico. Tuttavia, quando la danza diventa un’azione magico-religiosa, anche la danza a solo rientra nella comunità, poiché, ad uno stadio primitivo non vi è opposizione tra l’individuo e la comunità. Per la storia della danza, il caso più significativo di rappresentante di tutta la tribù è quella dell’individuo dotato della massima potenza emotiva, di immaginazione e di forza estatica, capace di spogliarsi temporaneamente di tutto ciò che è umano e di sollevarsi nell’ebbrezza dell’estasi, fino a raggiungere la sfera dei poteri degli spiriti: il guaritore, lo stregone, lo sciamano.
Danze di gruppo
Le prime forme di danze di gruppo sono quelle relative alle forme semplici e complesse della danza in circolo. In quella semplice, ogni danzatore conserva fino alla fine il posto che occupa all’inizio; in quella complessa, il danzatore lascia il suo posto iniziale o momentaneamente o fino al termine. Nel primo caso i danzatori possono muoversi in circolo, in linea retta o a formare degli otto, spirali ma senza cambiare di posto e seguono colui che guida la danza. Nelle figure incrociate, a catena, a ponte, ad arco o a stella, invece, devono agire individualmente e si scambiano di posto, questa è chiamata “danza circolare con scambi di posto”, “danza circolare complessa” o “danza figurata”. Nelle civiltà primitive il legame tra i danzatori è minimo, ognuno danza per sé, senza toccare i suoi vicini, senza adattare i propri movimenti. Ad uno stadio più avanzato, tra gli esecutori di una danza in circolo si stabilisce spesso una forma di contatto che impone loro movimenti uguali; tanto più stretto è questo contatto, tanto più accentuato risulta il carattere sociale della danza.
Danze in circolo
Il circolo è la forma più antica della danza in gruppo. In circolo danzano già gli scimpanzé e ancora oggi, i popoli di ogni continente. La danza a fronte, in file o in linea è di origine più tarda. Il circolo assume un valore spirituale, circondare qualcosa o qualcuno significa prenderne possesso, incorporarlo, ecc. (circolo magico). La danza dello sciamano attorno al malato, per esorcizzare lo spirito della malattia, quella attorno ai ragazzi che hanno raggiunto la pubertà, per farli membri della comunità, quella attorno ad un albero rigoglioso, per trasmettere fertilità ecc. La danza in circolo nasce da un istinto ben definito, quello che ha guidato l’uomo a misurare, a formare spazio con il proprio corpo. Come la capanna di forma circolare si struttura attorno al focolare, così la danza in circolo si svolge attorno al fuoco o ad un centro.
Danze a doppio circolo
Le danze a doppio circolo nascono da semplici motivazioni: una è che se queste danze vengono eseguite in una capanna e il numero di partecipanti supera la capienza della stessa, un circolo avrebbe un diametro troppo grande, così si creano due circoli. Un’altra ragione è il voler evitare la mescolanza tra i due sessi, in questo modo le donne occupano il circolo esterno egli uomini quello interno. Si trovano anche testimonianze di danze in triplo circolo con l’aggiunta del cerchio dei bambini. Ma anche a quattro o più cerchi di solito, danze con un significato astronomico, come quella dei Dervisci.
Danze a serpentina
L’origine delle danze a serpentina va ricercata negli impulsi innati al movimento e all’imitazione. In tutti i miti e le rappresentazioni dell’universo, il serpente ha creato associazioni di idee infinite. La danza del serpente diventa metaforica.
Danze frontali
Abbiamo visto come, le danze estatiche ed astratte, si svolgono generalmente in circolo, mentre la linea retta disposta frontalmente, permette un’azione che mette in rilievo un carattere mimetico della danza. I primi temi di questo tipo di azione coreografica, sono i giochi d’amore e i combattimenti d’armi, o anche, i motivi astrali, come la lotta tra luce ed ombra, il sole e la luna.
Danze a incrocio
Nella danza a due fronti opposti, è regola comune che questi avanzino alternandosi o che l’uno avanzi mentre l’altro indietreggia, oppure esiste un altro tipo di motivo coreutico con un compenetrarsi reciproco, formando un incrocio tra i fronti.
La Quadriglia
Nelle popolazioni primitive, si sono ritrovate forme di danza a quadriglia, nei riti magici della fecondità, nei quali danzano due uomini e due donne a coppie. Per le civiltà più avanzate la quadriglia ha un riscontro nella Seguidilla spagnola, in cui le quattro coppie si dispongono in quattro angoli e danzano in due fronti opposti, secondo le figure principali del Fandango.
Danze ad arco
Tutti conosciamo fin da bambini, la danza in cui una coppia solleva le braccia formando un arco, sotto il quale passano altre coppie, ciascuna di questa si ferma, si pone davanti alla coppia precedente e forma un nuovo arco. Questa forma coreutica appare anche nelle danze dei popoli primitivi.
La danza a ponte
Questa forma si avvicina molto alla danza ad arco, soprattutto nei riti funebri, in cui il danzatore cammina sulle mani intrecciate di altri partecipanti che formano un’ala, che si muove tutt’intorno col continuo spostarsi in coda della prima coppia, sulle cui mani è passato il danzatore. Qui, per il fatto che siano eseguite per riti funebri, le danze ad arco e a ponte, simboleggiano la vita nel suo eterno rinnovarsi.
Danze a catena
In questa forma coreutica i danzatori girano a sinistra e tendono la mano destra al vicino, sempre a sinistra avanzano verso il danzatore seguente e a questo porgono l’altra mano, poi si girano sulla destra dando la mano destra al terzo danzatore per riportarsi sul fianco sinistro e così via. Questa figura è rara nelle danze dei popoli primitivi, mentre si ritrova frequentemente nelle danze popolari europee.
Danze a passi ripresi
Le due forme fondamentali della danza, a circolo e a fronte sono, in un certo senso, un apporto di influssi esterni; si sviluppano da una concezione spaziale, da fattori materiali e di altro genere. Ma ci sono ancora due forme fondamentali che risultano da un dinamismo innato dell’uomo, dalla successione degli stati di tensione e rilassamento, la “danza continua” e la “danza a passi ripresi” o “pendolare”. Nelle danze continue, il movimento ha un’unica direzione ed è conservata sempre quella iniziale, sia in avanti che indietro, sia a destra che a sinistra. Questo è il caso della maggior parte delle danze circolari. Mentre, nelle danze a passi ripresi, si ha un movimento pendolare, qualche passo in avanti, poi indietro fino al punto di partenza.
Sinistra e destra
Nell’area delle culture spiccatamente femminili matriarcali, con i culti della terra, della luna e agricoli, la parte sinistra del corpo assume più importanza della destra. Il contrario avviene nelle culture maschili, patriarcali, con culti solari, la caccia ecc.
Danze di coppia
La danza di coppia è la più importante tra le forme coreutiche e non è sconosciuta agli uomini primitivi, già nei disegni del periodo paleolitico si ritrovano rappresentazioni di una maschera fallica maschile che danzando, segue una maschera femminile. La danza a coppia si fonda su due motivi, uno è astrale, la luna e il sole, la luce e l’oscurità. Il secondo motivo è il più importante e diffuso, è quello dell’accoppiamento, per favorire la crescita della tribù e della natura.
I sessi nella danza primordiale
Nella storia, le danze degli uomini sono molto più numerose di quelle delle donne. Agli uomini sono riservate le danze di caccia, di guerra, le danze solari, quelle animali, degli spiriti e di iniziazione degli adolescenti. A queste si aggiungono, nelle culture sciamaniche, in cui lo sciamanismo è in mano agli uomini, le danze della pioggia e di guarigione. Le danze delle donne si limitano a quelle relative al raccolto, danze di fertilità, della pioggia, del raccolto, di iniziazione delle fanciulle, dei riti funebri e delle donne sciamane, o di nascita e danze lunari. Dunque, in origine è l’uomo che ha il ruolo principale nella danza. Anche in seguito, le grandi religioni monoteiste hanno proibito la danza mista o era disapprovata, si permetteva di danzare insieme solo a marito e moglie, fratello e sorella o padre e figlia.
Bibliografia
Altri libri consigliati