Vene varicose Esercizi Yoga e Rimedi naturali
Un terzo della popolazione in Occidente ne soffre, soprattutto le donne. Le vene varicose non sono soltanto un inestetismo ma un disturbo dell’equilibrio organico. In questo articolo scopriamo cosa sono le vene varicose, le possibili cause, gli esercizi di yoga e i rimedi naturali per curarle.
Cosa sono le Vene varicose
Chiamate anche “varici” dal latino “dilatazione delle vene”. Si produce un rigonfiamento delle vene che le rende visibili. Questo disturbo è causato da un alterato funzionamento delle valvole che sono presenti nelle vene; normalmente queste si aprono per far scorrere il sangue e poi si chiudono; quando c’è un mal funzionamento delle valvole, il sangue torna indietro creando l’ingrossamento dei vasi che porterà il tipico aspetto “varicoso”.
Cause delle vene varicose
Le cause dell’insorgenza delle vene varicose possono essere molteplici e le donne sono le più colpite:
- Ereditarietà
- Gravidanza
- Invecchiamento
- Sovrappeso
- Obesità
- Sedentarietà
- Traumi
- Problemi ormonali
Curare le vene varicose
Le prime cose che il medico consiglia a chi soffre di vene varicose, se si è in sovrappeso è di dimagrire con una dieta appropriata, di fare esercizio fisico, indossare abiti comodi e non usare scarpe con i tacchi troppo a lungo.
Esercizi di yoga per le vene varicose
Le migliori Asana (Posizioni) dell’ Hatayoga per le vene varicose, sono quelle capovolte.
Viparita Karani Asana (Posizione capovolta)
Questa posizione stimola la tiroide, regola il sistema circolatorio, digestivo, riproduttivo, immunitario, nervoso ed endocrino. Porta un maggior afflusso di sangue al cervello e calma la mente. Tonifica le gambe, l’addome e gli organi riproduttivi. Migliora la flessibilità delle vertebre cervicali e tonifica i nervi che passano nel collo.
- Sdraiati sulla schiena con le gambe e i piedi uniti e in linea
- Tieni le braccia lungo i fianchi con i palmi delle mani verso terra
- Rilassa tutto il corpo
- Solleva le gambe mantenendole dritte e unite
- Porta le gambe oltre il corpo verso la testa
- Facendo pressione sul pavimento con le mani e le braccia, solleva i glutei
- Solleva la colonna vertebrale da terra e porta le gambe verso la testa
- Gira i palmi delle mani verso l’alto e fletti i gomiti, fai in modo che la parte inferiore dei fianchi poggi sui palmi vicino ai polsi
- Le mani mantengono i fianchi e sostengono il peso del corpo
- Tieni i gomiti più vicini possibile tra loro
- Tieni le gambe in verticale e i piedi rilassati
- Nella posizione finale, il peso del corpo poggia sulle spalle, sul collo e sui gomiti, il tronco forma un angolo a 45 gradi con il pavimento e le gambe sono verticali
- Respira normalmente, non premere il mento sul torace
- Chiudi gli occhi e rilassati
- Tieni la posizione qualche secondo se sei principiante e aumenta gradualmente il tempo nel corso di qualche settimana, se hai più pratica, fino a 3/5 minuti.
- Per tornare nella posizione di partenza, abbassa le gambe sopra la testa, poggia le braccia e le mani a terra con i palmi verso il basso e lentamente riporta la colonna vertebrale a terra
- Quando i glutei sono a terra abbassa le gambe tenendole dritte e rilassa il corpo. (Leggi anche la variante più facile su : Rilassati in Viparita Karani)
Controindicazioni
Viparita Karani Asana non deve essere praticata da chi soffre di fegato, milza, artrosi cervicale, ernia del disco, disturbi cardiaci, ipertensione, capillari oculari deboli, trombosi, durante il ciclo mestruale e nella gravidanza in stato avanzato.
Sarvangasana (Posizione sulle spalle o della Candela)
Quest’ Asana, premendo il torace contro il mento, stimola la tiroide (Leggi anche l’ articolo: Disturbi della tiroide-rimedi naturali e yoga), equilibra il sistema circolatorio, digestivo, riproduttivo, nervoso ed endocrino. Apporta un maggior afflusso di sangue al cervello, calma la mente, aiuta ad alleviare il mal di testa. Stimola il sistema immunitario e la rigenerazione delle cellule ossee. Massaggia gli organi addominali, dà sollievo in caso di emorroidi. Tonifica le gambe, i muscoli addominali.
- Sdraiati supino su una coperta ripiegata
- Tieni la colonna vertebrale e la testa allineate e le gambe dritte e unite
- Poni le braccia lungo i fianchi con i palmi delle mani a terra e rilassa tutto il corpo
- Contrai gli addominali e, con l’aiuto delle braccia solleva lentamente le gambe in verticale, mantenendole dritte
- Quando le gambe sono verticali, fai pressione a terra con le braccia e le mani
- Solleva lentamente i glutei e la colonna vertebrale dal pavimento, portando il tronco in posizione verticale
- Gira il palmo delle mani verso l’alto, piega i gomiti e poni le mani dietro la gabbia toracica, ai lati della colonna vertebrale, per sostenere la schiena
- I gomiti sono alla stessa larghezza delle spalle
- Spingi il torace in avanti e tieni una pressione costante contro il mento
- Nella posizione finale le gambe sono dritte, verticali, unite e formano una linea retta con il busto
- Il corpo è sostenuto dalle spalle, dalla zona posteriore del collo e dalla testa, mentre le braccia danno stabilità. I piedi sono rilassati
- Nella posizione finale, chiudi gli occhi e rilassa tutto il corpo fino a che ti è comodo
- Per ritornare alla posizione di partenza, abbassa le gambe dritte in avanti verso la testa con i piedi oltre la testa e lentamente lascia la posizione delle mani, abbassa le braccia a terra con i palmi verso il basso. In maniera graduale abbassa ogni vertebra a terra, alla fine i glutei e le gambe. Questo movimento di discesa dovrebbe essere fatto con controllo, in modo che il corpo entri in contatto con il pavimento lentamente
- Quando sei ritornato a terra, riposa fino a quando la respirazione e il battito cardiaco sono tornati regolari
- Respirazione: Inspira nella posizione di partenza, trattieni mentre esegui la posizione e quando il corpo è stabile, nella posizione finale, espira. Poi quando mantieni la Posizione, respira normalmente o esegui una respirazione addominale lenta (ascolta la lezione guidata gratuita: Respirazione addominale o diaframmatica guidata. Trattieni il respiro quando riporti il corpo a terra.
- Durata: i principianti possono mantenere la posizione per pochi secondi, aumentando gradualmente, fino a 3/5 minuti.
Controindicazioni
Sarvangasana non dovrebbe essere praticata da chi soffre di fegato, milza o tiroide ingrossate, artrosi cervicale, ernia del disco, ipertensione, disturbi cardiaci, capillari oculari deboli, trombosi. Dovrebbe anche essere evitata durante il ciclo mestruale e nella gravidanza in stato avanzato.
Halasana (Posizione dell’Aratro)
Nella Posizione dell’Aratro (Halasana), lo spostamento del diaframma provoca un massaggio di tutti gli organi interni, stimola la digestione, la funzionalità della milza, delle surrenali, del fegato e dei reni. Stimola la produzione di insulina. Rafforza gli addominali, rilassa i muscoli del dorso, tonifica i nervi spinali. Regola l’attività della tiroide e il metabolismo, stimola l’attività del timo per migliorare il sistema immunitario e attiva il sistema circolatorio.
- Sdraiati sul tappetino con le gambe unite
- Tieni le braccia rilassate lungo i fianchi con il palmo delle mani verso terra
- Rilassati e respira normalmente
- Inspira e mentre sollevi le gambe unite, usando i muscoli addominali, trattieni il respiro
- Aiutandoti con le braccia solleva i glutei e la schiena da terra e porta dietro le gambe, oltre la testa, cercando di toccare terra con le dita dei piedi. Se non ce la fai, non importa, rimani dove arrivi con le gambe (espira)
- Piega i gomiti e poggia le mani sulla schiena per sostenerla
- Se ti senti sicuro poggia le mani a terra, sotto la schiena, con i palmi rivolti verso il basso, o con le dita delle mani incrociate, che aiutano a tenere le braccia dritte, se non ci riesci, puoi tenerle a sostegno della schiena
- Mantieni la posizione fino a quando ti senti comodo. I principianti dovrebbero mantenere Halasana per un massimo di 20 secondi, aggiungendo gradualmente alcuni secondi alla settimana. Chi ha più esperienza nella pratica, può mantenerla fino a 1 minuto. Gli esperti possono tenere la posizione fino a 10 minuti e oltre.
- Quando sei nella posizione finale, respira lentamente e profondamente
- Per ritornare nella posizione di partenza, abbassa lentamente la schiena e i glutei.
Controindicazioni
Questa posizione è controindicata per chi soffre di ernia, ernia del disco, ipertensione, sciatica, artrite al collo e problemi importanti alla schiena.
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Buona pratica!
Bibliografia