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Danza

Pina, quando Wim Wenders analizzò il mondo della danza

La danza è molto più di un semplice balletto, è arte e riflessione. Per questo in molti si sono approcciati alla stessa con riflessioni. Oggi parliamo di Pina di Wim Wenders.

Il regista tedesco nel 2011 ha dedicato un film a una figura iconica della danza, la coreografa tedesca Pina Baush.

Pina, quando Wim Wenders analizzò il mondo della danza (Youtube Criterion) VitainEssere.it

Questo film di 106 minuti alterna immagini in bianco e nero ad altre di colore che riescono a stupire per la loro forza emotiva. Wenders ne ha curato la regia ma anche la sceneggiatura regalandoci un documentario che è un vero e proprio contributo alla storia dell’arte e che andrebbe riscoperto anche nelle splendide edizioni home video che esistono.

Nel 1985 proprio il regista di Tokyo Ga assistette a Cafe Muller e ne venne rapito immediatamente. Da quel momento inizia una straordinaria amicizia proprio tra lui e la Bausch. Questi po nel 2007, dopo aver visto il film concerto degli U2, decide di andare a studiare il 3D per trasportare il teatrodanza sul grande schermo.

Il progetto inizia nel 2009 e va avanti fino alla morte di Pina stessa arrivata nel 2009. Andiamo dunque ad approfondire un discorso davvero molto interessante e non privo di spunti.

Pina, un film che ci racconta la danza

Pina di Wim Wenders venne presentato al 61esimo Festival Internazionale del cinema di Berlino fuori concorso, è il 13 febbraio del 2011. In Italia invece viene presentato per la prima volta durante la sesta edizione del Festival internazionale del film di Roma. Nelle sale cinematografiche invece è uscito il 4 novembre del 2011 stesso.

Pina, un film che ci racconta la danza (Youtube Criterion) VitainEssere.it

Ha vinto un premio molto importante e cioè il Deutscher Filmpresi per il miglior documentario. Davvero interessante è la fotografia curata da Helene Louvart che ha aiutato Wenders nel regalare un’immagine austera, semplice e allo stesso tempo rigorosa ma soprattutto in grado di far emergere tutti i valori di un qualcosa che merita di essere riscoperto.

Il teatrodanza infatti è qualcosa spesso ignorato e che ha portato Pina Bausch a diventare una leggenda della danza approfondendo lo studio di alcune dinamiche prime inespresse. L’antropologia teatrale è alla base di questo studio che riflette su quello che è il pre-movimento, il pre-concetto. E come si poteva fare se non attraverso gli occhi di uno dei personaggi più incredibili della storia del mondo dello spettacolo.

E chissà che le nuove generazioni possano apprendere qualcosa andando a studiare proprio questo delicato argomento che troppo poco viene fuori.

Matteo Fantozzi

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Matteo Fantozzi

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